"Se devo andare in vacanza a queste condizioni, chi me lo fa fare?!"
Chissà quante volte in queste maledette settimane avrete sentito questa domanda, o l'avrete esclamata commentando qualche articolo online o qualche servizio alla TV...
Del resto, come darvi torto...
Chi spenderebbe - soprattutto oggi - un solo euro per andare a trascorrere qualche giorno in un posto che somiglia più ad un ospedale che ad un albergo?
Dal momento che ogni giorno esaminiamo qualsiasi documento ufficiale predisposto dalle Autorità e dalle nostre Associazioni di Categoria vogliamo darvi una notizia: TUTTE BUFALE!
Receptionist vestiti come astronauti? Colazione servita solo in camera? Camere tutte singole? Pasti consumati in celle di plexiglass? TUTTE BUFALE, buone per acchiappare qualche like, qualche condivisione, o qualche punto di share!
La vostra salute, la vostra sicurezza, e quella del nostro staff sono in cima ai nostri pensieri, ma se andiamo a vedere quali sono le norme che realmente regolano l'attività ricettiva per i mesi a seguire ci rendiamo conto che sì, ci sarà un po' più di lavoro da parte nostra, ma l'ospite avrà disagi minimi, e soprattutto potrà trascorrere il suo soggiorno in un clima sereno e rilassato, non... in un ospedale!
Vi riportiamo qui di seguito il Protocollo che la Regione Marche ha predisposto per le strutture ricettive l'11 Maggio, e se avrete la pazienza di leggerlo capirete quanto "terrore" è stato seminato dai media per guadagnare un po' di visibilità.
Rispetto delle distanze interpersonali, igiene accurata delle mani, uso della mascherina negli ambienti chiusi: ecco le uniche accortezze che si chiedono agli ospiti, che ormai dovrebbero anche esservi abituati. Difficile pensare che bastino a rovinare una vacanza...
A mettere a disposizione degli ospiti prodotti disinfettanti, a predisporre l'adeguata informazione, ad organizzare i pasti in maniera da non creare assembramenti, a sanificare con prodotti specifici le stanze e le aree comuni, a formare il personale ci penseremo noi.
Tra l'altro, prima che le varie Regioni iniziassero a produrre documenti vincolanti come quello sopra, le nostre principali Associazioni di Categoria avevano già provveduto ad elaborare il Protocollo "Accoglienza Sicura" che è ancora più dettagliato e stringente di quelli regionali, a riprova della bontà dell'autodisciplina che ci siamo dati. La maggior parte delle procedure di pulizia e sanificazione previste, inoltre, erano già in uso da tempo presso tutte le strutture alberghiere medio-grandi, compresa la nostra.
A breve verranno riaperti i confini regionali anche per spostamenti turistici: sarà un'estate certamente diversa per noi e per voi, ma riteniamo che i presupposti per trascorrere qualche giorno di svago sereni e in sicurezza ci siano tutti.
Per finire, vorremmo spendere due parole sul "Decreto Rilancio" appena approvato. Non è questa la sede per esprimere un nostro giudizio su quanto disposto per il settore turistico, che ricordiamo vale diversi punti percentuali del PIL nazionale e dà lavoro a milioni di persone in Italia, e certamente finiremmo per annoiarvi.
Ma ci pare utile chiarire qualche aspetto del c.d. "Bonus Vacanze". In breve, è previsto un contributo massimo di 500 euro per nucleo familiare, destinato a scendere per le coppie senza figli e per i single.
Il credito è fruibile esclusivamente nella misura dell’80%, d’intesa con l’impresa ricettiva, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 20% in forma di detrazione di imposta.
Nella pratica, poniamo che una famiglia abbia un bonus da 500 euro e un conto da pagare in hotel di 500 euro. In hotel la famiglia pagherà solo 100 euro che poi potrà detrarre dalla dichiarazione dei redditi. L'hotel recupererà i 400 euro mancanti come credito d'imposta, cioè li scalerà dalle tasse che dovrà pagare in futuro.
Ci si rende conto facilmente che per le strutture ricettive questa misura - pur utile nelle intenzioni - comporta una ulteriore perdita di liquidità.
Fortunatamente il legislatore ha stabilito che il bonus può essere utilizzato esclusivamente senza la "mediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici". Vale a dire che sono escluse dal bonus le prenotazioni effettuate attraverso Booking.com, Airbnb e simili, che comportano per i gestori il pagamento di onerose commissioni, intaccando pesantemente i margini di guadagno.
Purtroppo il nostro timore è che in sede di conversione del decreto, questa clausola possa essere rimossa, dal momento che i portali di prenotazioni online a tal fine hanno già iniziato una
pervasiva campagna di lobbying. Ebbene, nell'attesa di vedere il testo definitivo convertito in legge, possiamo anticiparvi fin da ora che è nostra (e della quasi totalità dei colleghi) ferma
intenzione quella di applicare il c.d. Bonus Vacanze solo per le prenotazioni dirette, cioè effettuate per telefono, via mail o dal nostro sito ufficiale, l'unico dove troverete
i prezzi migliori disponibili per il nostro hotel.