Le Giornate FAI d’Autunno compiono otto anni e sono più vitali che mai. Sono giovani perché animate e promosse proprio dai Gruppi FAI Giovani, che anche per quest’edizione hanno individuato itinerari tematici e aperture speciali che permetteranno di scoprire luoghi insoliti e straordinari in tutto il Paese. Le Giornate FAI d’Autunno sono, quindi, l’opera collettiva dei ragazzi, il risultato della forza delle nuove generazioni, simbolicamente incarnata in quel giovane che, duecento anni fa, a ventun anni, scrisse i versi immortali dell’Infinito: Giacomo Leopardi. Per questo l’edizione 2019 è dedicata a lui e alla sua poesia, su cui vertono tre aperture speciali tra cui l’Orto sul Colle dell’Infinito, Bene del FAI a Recanati (MC), inaugurato lo scorso 26 settembre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, luogo che ispirò l’idillio.
Domenica 13 ottobre nella provincia di Ascoli Piceno, con aperture a cura del FAI Giovani Ascoli Piceno e della Delegazione, si potranno visitare tre mulini.
Mulino Pompili a Forcella (Roccafluvione)
Adiacente alla cascata di Forcella, si trova questo mulino, uno dei pochi ancora funzionanti della zona; la famiglia Pompili ne fu l'ultima proprietaria. Un mulino nella zona era segnalato a partire dal XII secolo, proprietà dei monaci farfensi che alloggiavano nello scomparso convento adiacente alla chiesa. L'edificio che si vede oggi è una costruzione successiva e si costituisce di due corpi affiancati edificati in epoche successive. La frazione di Forcella, da cui prende il nome il mulino, ha la particolarità di essere un’enclave del Comune di Roccafluvione in territorio di Acquasanta, cosicché è raggiungibile solamente dalla Salaria. Il mulino si trova proprio sotto il piccolo cimitero, alla confluenza con il fosso Tallacano che qui forma una cascata, creando una suggestiva composizione.
Programma:
• Visita al bene
• Degustazione prodotti locali e di “Laboratorio Grano” di Daniele Ciabattoni, Ciù Ciù Vini e vari
Mulino Angelini a Piedicava (Acquasanta Terme)
Nei pressi del borgo di Piedicava, tra il parco dei Monti della Laga e dei Monti Sibillini, sul percorso di un piccolo torrente, sorge questo mulino. Le acque del torrente muovono le pale in legno sagomate a mano che mettono in movimento le mole in pietra del mulino. Già nel 1504 si trovano citazioni inerenti un mulino nel fosso di Piedicava. Donna Argeria di Piedicava nel 1693 acquista il diritto sul fosso e riorganizza la macinazione dei grani; nel 1828 il mulino compare ufficialmente nell'archivio storico del comune di Acquasanta Terme. Nell'Ottocento era costituito da un solo piano, con annesso una sola macina per la molitura e una gualchiera (macchina idraulica con magli per follare i tessuti e le pelli), essendo consuetudine sfruttare l'energia dell'acqua per usi molteplici, come nella Cartiera Papale sul fiume Castellano ad Ascoli Piceno. Acquistato dalla famiglia Angelini, attuale proprietaria, fu ampliato di una macina e sopraelevato adibendolo anche ad uso abitativo nel 1913.
Programma:
• Visita al Bene
• Proiezione integrativa “Il mulino di Piedicava” a cura dei volontari del FAI Giovani
• Laboratorio sensoriale sui cereali a cura del FAI Giovani e CiSi (10.30-12.30)
Mulino della Cartiera Papale (Ascoli Piceno)
Il Torrente Castellano, fin dall'Alto Medioevo, fu territorio appartenente in feudo alle Monache Badesse del vicino potentissimo Monastero di Sant'Angelo Magno, fondato, secondo lo storico ascolano Marcucci, nell'VIII secolo, riservato alle nobili fanciulle longobarde. Documenti notarili riportano notizie di attività molitoria già a partire dall' VIII secolo e nel 1104 si parla di costruzioni utilizzati come mulini per la macinazione di cereali ad uso del monastero e di una piccola cartiera sin dal XII secolo nella stessa ansa del fiume. Una Bolla di Innocenzo III, il Papa che educò Federico II di Svevia, datata 1199, elenca tra i beni del convento i tre mulini sul fiume Castellano. L'acqua veniva prelevata a monte della attuale Cartiera Papale e convogliata, forniva dapprima energia per la macina del grano, poi anche per la produzione della carta. All'interno della poderosa Cartiera Papale, voluta da Papa Giulio II della Rovere nel 1512 si possono riconoscere le tracce dei mulini.
Programma:
• Visita al Bene
• Proiezione video a tema Mulini prodotto da CiSi per ogni visita
• Alle ore 11 intervento del medico e nutrizionista Mauro Mario Mariani “Panem Nostrum”
• Alle ore 16 intervento di Daniele Ciabattoni: “Un’esperienza da agricoltore/panificatore nel terzo millennio”
• Degustazione prodotti “Laboratorio Grano” di Daniele Ciabattoni e Ciù Ciù Vini.
Per la visita ai mulini si consiglia di indossare scarpe comode, per godere meglio dell’esperienza. Infatti sia il mulino di Forcella sia quello a Piedicava, per essere raggiunti, richiedono brevi tratti a piedi.
Ogni visita prevede un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione.
Per maggiori informazioni: www.giornatefai.it; www.fondoambiente.it; tel. 02/467615399